25/02/07

Il segreto di San Miniato

Sul pavimento di marmo della basilica di San Miniato a Firenze, si trova un’iscrizione del 1207, misteriosa e variamente interpretata. Essa racchiude un segreto antico. Questo libro ne è la storia e la chiave.

Tutto accade negli anni in cui Federico Barbarossa cercava di imporre la sua egemonia sui comuni italiani e il Regno di Gerusalemme cadeva sotto i colpi del Saladino. La storia si intreccia con questi fatti e narra la storia di Yosef, giovane ebreo fiorentino, e della ricerca della misteriosa pietra in grado di dare l’eterna giovinezza e la comprensione di tutto il Creato, il mitico Graal. La vicenda cresce pagina dopo pagina, divenendo sempre più serrata, fino al finale arcano e sorprendente. Nel romanzo le vicende storiche si intrecciano vivacemente alle gesta eroiche di Yosef, all’emozionante storia d’amore che lo legherà indissolubilmente a Miriam e a fatti avventurosi e fantastici che coinvolgono il lettore grazie all’abilità dell’autore.

Renzo Manetti, nato a Firenze nel 1952, è architetto e saggista. Studioso di storia dell’architettura, di iconologia e simbolismo, ha al suo attivo 10 pubblicazioni, tra cui i recenti grandi successi Le Madonne del Parto: icone templari e Beatrice e Monnalisa. Da quasi vent’anni, la ricerca iconografica e simbolica è diventata il suo campo di indagine prevalente, con un’attenzione particolare all’influenza della filosofia platonica ed ermetica nell’architettura medievale e rinascimentale”.

Addendum
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Tra Manetti e don Giovanni Alpigiano, parroco di San Vito a Bellosguardo, c'è stata una interessante controversia rimbalzata anche sulle pagine di alcuni importanti quotidiani nazionali tra cui Avvenire. I due contendenti hanno portato argomenti ben solidi a sostegno delle loro tesi ed è obiettivamente difficile dar torto all'uno o all'altro. Don Alpigiano ha dalla sua la filologia e la storia (quella ufficiale), e Manetti il simbolismo. Una cosa però è certa: Manetti non è un qualunque Dan Brawn, ma un conoscitore arguto e profondo dell'arte sacra e del suo simbolismo più profondo. E' dunque studioso e autore che merita attenzione e rispetto. Cfr. G. Alpigiano, Madonna del parto e Girolamini. A proposito di un’ipotesi recente ("Vivens Homo", luglio/dic. 2005); R. Beretta, Quella Vergine non è Templare ("Avvenire" del 28/06/2005).

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