31/05/08

La sfida del Moderno


L'ASSOCIAZIONE OPERA PRIMA
LA CONVIALITE'
IL MUNICIPIO I CENTRO EST DI GENOVA

Invitano
Giovedì 5 giugno - ore 16,00
Auditorium del Museo S. Agostino
(P.zza Sarzano 35 – Genova)
Conferenza:

“LA SFIDA DEL MODERNO - Architettura, Identità, Progetto”

Intervengono

Angelo Cacciola Donati (Direttore del progetto Futuristisiti.com)
Riccardo Forte (Architetto - Université de Paris I Panthéon-SorbonneDo.Co.Mo.Mo. International)
Romina Botta e Dr. Paolo Sansalone (Architetti - Politecnico di Torino)
Mattia Montaldo (Associazione Partecipattiva - Chiavari (GE)

Moderatore :

Mario Bozzi Sentieri (Giornalista e scrittore)

E’ previsto l’intervento di

Aldo Siri (Presidente Municipio I Centro Est)
e la partecipazione di :

Roberta Bergamaschi - Assessore Municipale Cultura e Sport
Milena Pizzolo - Assessore Municipale Territorio Sviluppo Ambiente

Per informazioni te 0102511263


QUAL E' LA SFIDA DEL MODERNO ?


L’architettura del Movimento moderno ha vissuto, fin dall’esaurirsi degli elementi propulsivi della sua stagione eroica negli anni Trenta del Novecento, un rapporto difficile e contraddittorio con la nuova società contemporanea che pretendeva di forgiare e rappresentare. Conclusasi l’epopea leggendaria incarnata nelle utopie rivoluzionarie delle avanguardie storiche, l’illusione titanica della costruzione di un’arte a servizio dell’ “uomo nuovo”, nell’incontro, tanto desiderato, tra l’architettura e la cultura di massa - espressione di una progredita “democrazia dell’estetica” - si infrange simbolicamente nelle rovine moderne del tempo presente.

A partire dalla fine del secondo conflitto mondiale, il pregiudizio ideologico e il furore iconoclasta verso le vestigia architettoniche del Ventennio fascista hanno portato in Italia a una vera e propria opera di cancellazione sistematica della memoria e dell'identità culturale di quel periodo. Più in generale, il fallimento delle utopie del Movimento moderno e la messa in accusa dei suoi “dogmi”, che ha raggiunto il suo acme agli inizi degli anni Settanta del Novecento, hanno generato indistintamente, nell’intera Europa, in una sorta di damnatio memoriæ, un discredito generalizzato che ha portato nei casi più estremi a simboliche demolizioni “espiatorie”.

Nel corso dell’ultimo decennio, la conservazione e il recupero del patrimonio architettonico del Novecento hanno assunto in Italia una rilevanza e un interesse progressivamente maggiori. La messa a punto dell’attuale processo di revisione e di riappropriazione critica di quella vicenda storica pone in essere alcuni interrogativi di fondo. Moderno, modernità, modernizzazione : quali significati e connotazioni assumono oggi questi concetti, alla luce dei processi di trasformazione indotti dalla globalizzazione crescente e dai meccanismi economici, politici e culturali di una società in continua evoluzione? Le problematiche connesse alla tutela e alla conservazione dell'architettura moderna non possono prescindere dal riconoscimento del valore iconico e patrimoniale di queste opere, dimenticate e misconosciute per lungo tempo, la cui identità di machines à habiter è per sua stessa natura mutevole e transitoria. Cristallizzati nella dimensione virtuale delle illustrazioni d’epoca, gli edifici-simbolo di quella prodigiosa esperienza storica “riacquisiscono” oggi la loro consistenza materica nella realtà funzionale del quotidiano.
La conferenza dal titolo “La Sfida del Moderno. Architettura, Identità, Progetto”, che si configura quale piattaforma di dibattito disciplinare, intende offrire un contributo di riflessione critica e una occasione di confronto sulle tematiche del patrimonio moderno e sullo “stato dell’arte” dell’architettura razionalista a Genova e in Liguria. I due casi di studio prescelti - la Colonia futurista Fara di Chiavari e il Mercato del Pesce a Genova - offrono, in termini di proposte di riuso, spunti d’interesse inediti per la messa a punto di strategie di patrimonializzazione e di criteri metodologici d’intervento atti a fornire soluzioni adeguate alle istanze della nuova società contemporanea. In questo senso, l’edificio moderno riacquisisce i suoi valori fondanti : non più semplicemente oggetto culturale ed estetico, ma risposta materiale ai bisogni sociali della collettività.

Autore: Riccardo Forte, architetto
Do.Co.Mo.Mo. International

Tel. studio : 010 25 10 210 Cell.
347 95 19 464mail: r.forte@email.it

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