29/09/08

Oratio ad Sanctum Michael


Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude. Amen.

27/09/08

Addio a Monsignor Corrado Balducci

CITTA’ DEL VATICANO - Monsignor Corrado Calducci (nella foto), una vita spesa a lottare contro il diavolo, demonologo e teologo, esorcista della diocesi di Roma, e' morto a 85 anni, il 20 settembre, ma la notizia e' stata diffusa solo in queste ore dai familiari, ad esequie avvenute. Prelato d'onore di Sua Santita' dal 1964, licenziato nel '54 alla Pontificia accademia ecclesiastica - che forma la crema della diplomazia pontificia -, era noto anche al grande pubblico per i suoi interventi a trasmissioni televisive sul satanismo, l'occultismo, l'astrologia e gli extraterrestri. Ha scritto diversi libri, tra cui ''Il diavolo esiste e lo si puo' riconoscere'', dove si spiega come riconoscere una vera possessione diabolica e quando invece indirizzare il presunto indemoniato dallo psichiatra. Il demonologo raccomandava ''massima prudenza nel distinguere la vera possessione diabolica dalla demonomania e demonopatia, tipiche della sindrome isterica''. In Italia, spiegava, i casi di indemoniati veri e propri verificati dalla Chiesa non sono piu' di una ventina all'anno. Ma sono invece migliaia le richieste di aiuto che arrivano agli esorcisti da persone che credono di essere possedute da Satana ma che in realta' sono malate o psicologicamente deboli. Monsignor Balducci ha anche collaborato, negli anni Novanta, alla stesura del nuovo rituale per gli esorcisti pubblicato dal Vaticano. Come esorcista della diocesi di Roma, Monsignor Balducci era autorizzato a svolgere il servizio evangelico di ''scacciare i demoni''. Per deformazione professionale, il demonologo era diffidente nei confronti di oroscopi e astrologia. Nelle profezie basate sugli astri, sosteneva, non c'e' ''un' attivita' del demonio che violenta la persona'', ma senz'altro ''il diavolo puo' tentare di diminuire la nostra fede, inducendoci ad andar dietro ai ciarlatani''. Denunciava anche i rischi della musica rock che in alcuni casi indurrebbe messaggi subliminali satanici, che spingono al male o al suicidio e fanno parte di un ''piano per destabilizzare la convivenza nel mondo''.
(Fonte:www.papanews.it)

Giovanni Battista un profeta esseno?

Inquadrandolo nel giudaismo del tempo e leggendolo a partire dalle più recenti acquisizioni storiografiche sul mediogiudaismo, Noffke intende verificare l'attendibilità dell'ipotesi che Giovanni fosse un esseno, "senza azzardi, con prudenza, per segnalare somiglianze e analogie che forse potrebbero essere spiegate in altro modo, ma che potrebbero anche confermare la sua ipotesi. Del resto­ difficile proporre tesi ultimative su questo periodo e su personaggi come Giovanni, sul quale l’unica certezza resta il ruolo che giocò nel disvelamento del Messia"(così Mario Iannacone su Avvenire del 24 u.s.).
Ne studia così la predicazione, la concezione del Regno di Dio, il significato del battesimo, il rapporto con il Messia nonché la figura all'interno del movimento profetico israelita e in relazione ai partiti religiosi coevi.
(Ed. Claudiana, Torino 2008, p. 144, 13 euro)

26/09/08

Interpretazione fenomenologica dell’Epistolario paolino

Nelle sue lezioni giovanili Heidegger ha confrontato la sua fenomenologia ermeneutica con l'analitica esistenziale cristiana condotta da San Paolo. Gli esiti di questo confronto non andarono perduti ma li ritroviamo sviluppati negli scritti della maturità. I motivi sono molteplici: l'opportunità del confronto tra la filosofia greca e l'esistenza cristiana; la necessità di elaborare una filosofia della religione a partire dall'analisi di una esperienza religiosa fattuale; la possibilità di istituire un metodo ermeneutico-fenomenologico basato sull'esperienza originaria della religiosità.
Il volume contiene un qualificato saggio di Friedrich-Wilhelm von Herrmann - discepolo e collaboratore di Heidegger - e i contributi di B. Casper, di U. Regina, di P. De Vitiis e di A. Molinaro, che ne approfondiscono e ampliano le tematiche.
(Edito da Urbaniana University Press,
Via Urbano VIII, 16 / 00120 Città del Vaticano)
(Fonte:www.urbaniana.edu)

Itinerari metapolitici

E' uscito il nuovo volume di saggi di Tommaso Romano "Itinerari metapolitici - Tradizione e Azione dall'isola del sole" pag. 272, ISSPE - Palermo 2008.
E' il settimo volume della "Collezione del Mosaicosmo" edita dall'ISSPE ed iniziatasi nel 1997 che racchiude scritti, saggi, interventi del saggista e poeta palermitano, editore di Thule dal 1971, direttore della rivista "Spiritualità&Letteratura" ed uomo politico. (http://www.tommasoromano.it)
Il volume racchiude testi dal 1972 al 2008, esemplari del cammino politico e metapolitico di Romano, ed è diviso in tre parti e due appendici. Sono riprodotti interventi sulla rivoluzione tradizionale, convegni tradizionalisti, la teorizzazione di un tradizionalismo popolare, sociale e cattolico e si ripropone il libro intervista "La diaspora necessaria" curato da Gianandrea de Antonellis, un profilo di Pino Tosca e un resoconto della attività dell'autore nelle istituzioni e nella vita politica e sociale. Completa il volume un'antologia di testi che si riferiscono a quanto trattato nel volume di Giano Accame, Gianfranco de Turris, Renato del Ponte, Pino Tosca, Piero Vassallo nonchè una breve storia del tradizionalismo cattolico in Italia 1946-1970. Giuseppe Bagnasco cura un'ampia biobibliografia dell'autore arricchita da interventi critici di Ignazio E. Buttitta, Manlio Corselli, Piero Vassallo. Il volume arricchito di foto nel testo ha una copertina del pittore futurista Umberto Luigi Ronco e un ritratto di Tommaso Romano opera di Bruno Caruso.
Il libro edito con il contributo della Regione Siciliana Assessorato dei beni culturali ambientali e della pubblica istruzione, può essere richiesto gratuitamente all'ISSPE - Piazza Castelnuovo, 4 - Palermo o inviando una mail all'indirizzo: ilsigillo@email.it
Recensendo un'opera precedente della stessa collezione "Il fare della bellezza" la benemerita pubblicazione napoletana "L'Alfiere" egregiamente diretta da Edoardo Vitale (Corso Vittorio Emanuele, 499 - 80135 - Napoli). A firma Mariano Altieri così ha scritto nel numero di giugno 2008: "La bellezza, i cui semi sono generosamente sparsi in ogni angolo del creato, è costantemente minacciata dalla sterilizzazione delle coscienze, dall'ottundimento dei sensi, dalla mercificazione del tempo. Essa sopravvive, dunque, solo nel fare, nell'operosa attenzione di chi la protegge, la valorizza, la rende percepibile. Tommaso Romano è sicuramente uno di questi operatori, ma è più appropriato dire cavalieri, della bellezza. Egli percorre luoghi fisici e mentali con un prezioso bagaglio fatto di sensibilità, capacità di ascolto, cultura vasta e viva, ricordi palpitanti. Nel suo peregrinare, che ha come fondale scintillante il saporoso e misterioso universo-Sicilia, l'Autore visita e ritrae con affettuosa maestria numerosi personaggi che quel magico equilibro chiamato bellezza hanno cercato, trovato e difeso, nell'arte, nella filosofia, nella politica, nella devozione al Signore. Un percorso da seguire con spirito libero e mente agile per il continuo di affacciarsi di memorie che Romano sa far risplendere dei colori di Matisse, o di Antonello. Perenne vitalità della nostra amata Sicilia!". (Francesco Megna)

(Fonte: rinoporrovecchio.splinder.com/post/18299298/I...)

L'Anello e la croce. Significato teologico de Il Signore degli Anelli


Gli hobbit sono i santi? E Frodo è una figura di Cristo?
Sono alcuni interrogativi posti da Andrea Monda ne « L’Anello e la Croce » ( Rubbettino, pp. 252, euro 12), un saggio che si propone esplicitamente di indagare il « significato teologico de ' Il Signore degli anelli' » .
Secondo l’analisi di Monda, gli hobbit incarnano i « piccoli che saranno i primi » e gli « umili » del Vangelo ai quali saranno rivelati i segreti del Regno. La figura messianica è invece per così dire scomposta in tre personaggi: Aragorn, il re; Gandalf, il profeta; Frodo ( che non per nulla è celibe...), il sacerdote. Quest’ultimo risponde infatti a una missione e obbedisce a una volontà altrui, quella di Gandalf, essendo pronto al sacrificio per salvare gli altri.
E Gollum? L’ambiguo hobbit è come Giuda, un traditore che però alla fine si trasforma in strumento provvidenziale.

21/09/08

Dagli abissi oscuri alla mirabile visione

Il saggio è dedicato a quattro “arazzi” biblici di straordinaria intensità e bellezza: Giona, il Cantico dei Cantici, il libro di Giobbe e Genesi 22, con Abramo che alza il coltello sul figlio Isacco, per immolarlo.
I testi scelti sono “esperienze-racconto” profonde, capaci di interpellarci e coinvolgerci ad ogni livello. I personaggi fanno esperienza della vita, in tutto il suo “fascinoso e tremendo”. Può essere l’esplodere dell’amore, il morso del dolore o una richiesta divina che sfiora l’assurdo. Ed eccoli allora, gli uomini biblici, precipitare nel fondo, scendere negli abissi oscuri dell’esistenza, dove angoscia, non-senso, oscurità sembrano prevalere. Eppure nella Bibbia qualcosa sempre i personaggi vedono: può essere la mirabile visione di Giobbe, il perdersi e ritrovarsi incessante degli amanti del Cantico o solo uno spiraglio, come Giona finalmente fuori dal ventre del grande pesce.
L’esperienza biblica è esperienza umana: nessuno se ne può dire estraneo, perché di amore, di dolore, di ricerca incessante di se stessi, di Dio, della realtà intera si parla.
I racconti biblici sono viaggi iniziatici e di divinizzazione: narrano iniziazioni e chiamano il lettore a viverne, perché scenda dentro se stesso, visiti la sua interiorità, si apra alla realtà tutta e la scopra trinitaria, umana, divina e cosmica insieme, «cosmoteandrica» (Panikkar)
Il saggio propone una lettura "intera", olistica, che tenga insieme il livello letterario con quello psicologico e mistico, il simbolo con la poesia e la vita.

Prefazione di Raimon Panikkar

(Fonte:www.itacalibri.it)

20/09/08

La Sindone transitò per Costantinopoli?

Svelato scientificamente un nuovo mistero della Sacra Sindone. Il lenzuolo raffigurante il corpo di Cristo e conservato a Torino sarebbe passato per Costantinopoli. Il dato storico­ è stato appurato da una chimica e ricercatrice modenese dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che impiegando la Spettroscopia Raman, ha condotto un’analisi su campioni del reperto che hanno rivelato numerosi pigmenti e materiali utilizzati in pittura. Tra questi materiali c’anche Moissanite, un minerale tipico delle coste della Turchia, che confermerebbe il dato storico del passaggio della Sindone per Costantinopoli. La ricerca della chimica Moscardi, dal titoloAnalisi mediante Spettroscopia Raman di campioni di polvere tratti dalla Sindone, era stata presentata lo scorso agosto presso l’Universitdell’Ohio, nell’Ohio State University, Usa, dove si è tenuta una conferenza internazionale sui nuovi studi, le prospettive e gli enigmi legati alla Sacra Sindone, e ha vinto il terzo premio di un concorso per studenti e dottorandi che si fossero distinti per le loro ricerche.


Il falso messia, dibattito fra storici ad Arezzo

Jakob Frank, l’ebreo polacco che alla fine del XVIII secolo dichiarandosi il messia fondò una setta che predicava l’apostasia come avvento di liberazione per il popolo ebraico, sarà al centro del convegno internazionale­ “Lungo la strada verso Esau”­. La giornata di studi­ promossa dalla facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo e dall’Istituto di Giudaistica di Vienna e si terrà lunedì, a partire dalle ore 11 (campus del Pionta, viale Cittadini).
Alla giornata di studi interverranno R. Ascarelli e K. Davidowicz, J. Doktr, M. Goldish, H. Lenowitz e altri.
Il titolo del convegno fa riferimento all’incontro tra ebraismo e cristianesimo predicato da Frank. Storici delle religioni, studiosi di giudaistica, polonisti e germanisti si incontreranno per cercare di fare chiarezza sulla figura di Frank, una specie di Cagliostro dei ghetti dell’Europa orientale.


18/09/08

Il "culto della madre" nell’Estremo Oriente

In tutto l’Estremo Oriente il "culto della madre" è uno dei più antichi e sentiti, tanto che a La Vang, dove c’è il più celebre santuario mariano del Viêt-Nam, vengono in pellegrinaggio non soltanto cattolici, ma anche buddisti e confuciani.

Nella mitologia buddista occupa un posto d’onore la figura di Koan-Yin, in cinese (Khan-Hin, in vietnamita), la dea della misericordia, protettrice della fecondità ma vergine, rappresentata in piedi sul fiore di loto, simbolo della pace e dell’abbondanza. Secondo la leggenda, Koan-Yin si rifiuta di andare in paradiso (o nel Nirvana dei buddisti) fin quando gli uomini non ci saranno andati tutti e abita in un’isoletta al largo della Cina dove ancora oggi le anime dei defunti si recano per essere da lei guidate nell’attraversare l’oceano che porta a Dio.

Effettivamente, nel Viêt-Nam Maria ha preso il posto di Khan-Hin, non fosse altro perché, con il bambino in braccio, la Madonna presenta una figura femminile più completa della dea della mitologia buddista. In Viêt-Nam, sia nei villaggi di campagna che sulle montagne, grandissima è la devozione alla Madonna in tutti, indipendentemente dalla religione a cui appartengono. Anche nelle famiglie buddiste, anche nei templi di Budda o delle varie sette buddiste (Cao-Dai, Hoa-Hao) capita di trovare una statua della Madonna, un rosario o la riproduzione di un quadro mariano.


(Fonte:http://www.stpauls.it/madre/0808md/santuari.htm)

17/09/08

Philosophical, Theological and Scientific Perspectives

Convegno Internazionale, Gorizia, 2-5 ottobre 2008


In cosa consiste la natura umana? Che cosa ci distingue dagli altri esseri viventi, rendendoci creature uniche? La razionalità? Il libero arbitrio? Sono queste domande antiche, sulla quale hanno lavorato per secoli filosofi e teologi e, più di recente, anche gli studiosi di scienze naturali e umane. Proprio a questo tema è dedicato “Human Beings: Philosophical, Theological and Scientific Perspectives”, un convegno internazionale di alto livello che vedrà noti intellettuali ed esperti di diversi campi del sapere confrontarsi su questi temi allo stesso tempo annosi e attualissimi – basti pensare alla possibilità sempre più concreta di riscrivere la natura umana tramite le biotecnologie –, con l’obiettivo di realizzare una proficua interazione tra discipline filosofiche, scientifiche e teologiche. Ospite d’onore sarà il noto filosofo di Oxford sir Anthony Kenny, che presenterà il proprio approccio alla questione della natura umana; più in particolare per il pensatore la filosofia della mente e la riflessione filosofica relativa alla natura umana sono finite in un’impasse, sclerotizzandosi in due posizioni ugualmente infruttuose: se da un lato vi è chi sostiene il dualismo (cioè l’uomo sarebbe composto da due sostanze distinte, l’anima e il corpo, una concezione irta di problemi tutt’ora insoluti) e dall’altro vi sono alcuni approcci che fanno riferimento al comportamentismo (cioè negano la validità di qualunque tipo di ricerca relativa alla mente e all’interiorità, ritenendo che solo il comportamento esteriore – e quindi visibile – possa essere oggetto d’indagine scientifica e filosofica). La proposta di Kenny consiste nel mostrare l’attualità di una prospettiva decisamente “classica”, cioè quella di Aristotele, e nel far vedere come la mente non sia una cosa, ma un’abilità, o una funzione, che viene veicolata attraverso il cervello. Molto importante anche l’intervento di Ronald Cole-Turner (studioso del Pittsburgh Theological Seminary), che cercherà di rispondere a una domanda a un tempo semplice e altamente problematica: come tracciare un confine netto tra l’uomo e l’animale, in un’epoca in cui l’ingegneria genetica si appresta a rendere tale confine sempre più sfumato? Recenti studi sperimentali hanno messo in luce la possibilità di creare vere e proprie creature chimeriche, cioè esseri viventi geneticamente manipolati che possiedono cellule appartenenti a specie diverse; se ad esempio innestassimo cellule embrionali umane in embrioni di scimpanzé, otterremmo un primate che, pur conservando i tratti fondamentali della sua specie, finirebbe per diventare almeno in parte “umano”. Questioni etiche delicatissime, quindi, che non mancheranno di suscitare interrogativi. Tra i numerosi e rilevanti interventi citiamo quello del filosofo della scienza Michel Ghins (studioso dell’Università Cattolica di Lovanio), che sottolineerà come la questione del confine tra umano e non-umano non possa essere risolta con un approccio di tipo “oggettivista” (essendo gli esseri umani totalità non riducibili alle loro componenti biologiche), e quello di Ouyang Kang (filosofo della Huazhong University of Science and Technology), che presenterà il problema dell’essenza dell’uomo dal punto di vista della riflessione orientale contemporanea (un campo di studi noto come “humanology” o “human studies”) e illustrerà le differenze tra quest’ultima e la sua controparte occidentale.

Numerose le presenze di grande rilievo: accanto ai già citati Kenny, Cole-Turner e Ghins avremo infatti Eberhard Schockenhoff (teologo della Universität Freiburg im Breisgau), Miklos Vetö (filosofo e membro dell’Accademia delle Scienze ungherese), Jean-Louis Vieillard-Baron (filosofo dell’Università di Poitiers), Marijan Sunjic (fisico teorico dell’Università di Zagabria), Wilhelm Vossenkuhl (filosofo della Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco), Jaki Stanley (fisico e teologo della Seton Hall University, nel New Jersey), il noto filosofo torinese Vittorio Mathieu, lo storico della filosofia antica padovano Enrico Berti, Jürgen Mittelstrass (filosofo della scienza dell’Università di Costanza), Santiago Sia (filosofo della National University of Ireland, a Dublino) Tra gli ospiti vi saranno inoltre il Cardinale Walter Kasper (Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani), il Cardinale Raffaele Farina (Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana), Monsignor Francesco Coccopalmerio (Presidente del Pontificio Consiglio per l’Interpretazione dei Testi Legislativi), Monsignor Marcelo Sanchez Sorondo (Prelato Segretario della Pontificia Accademia di San Tommaso d’Aquino), Mons. Dino De Antoni (Arcivescovo di Gorizia).

(Fonte: www.santanselmo.org)


14/09/08

R. A. Schwaller De Lubicz: la politica, l'esoterismo, l'egittologia

Dalla quarta di copertina:

Giovane allievo di Matisse nella Parigi della Belle époque, amico e maestro di poeti ed artisti del calibro di O. V. de Lubicz Milosz, agitatore politico e sociale protagonista di falansteri e progetti utopistici di matrice socialista, alchimista ed occultista coinvolto nella formazione della leggenda di Fulcanelli, studioso di geometria pitagorica e simbolica, teorico di una filosofia erotica dell’eccesso, studioso di egittologia e maestro di un gruppo di egittologi eretici e spiritualisti, riferimento indiscusso di una corrente di studiosi di simbolismo intorno alla quale vediamo avvicendarsi personaggi del calibro di René Alleau, Marie Madeleine Davy, Matila Ghyka, il poeta sufi Mounir Hafez....

Stimato da André Breton, che lo considera un riferimento per il surrealismo, studiato da filosofi come Maurice de Gandillac, venerato da artisti come Jean Cocteau (che gli dedica un capitolo del suo Maalesh) e, nel contempo, sospetto di pratiche e ideologie esoteriche luciferine, latore di concezioni razziste ed antisemite, Schwaller è un personaggio complesso, di difficile decrittazione.

Frutto maturo di suggestioni culturali ed esoteriche complesse che vanno dalla teosofia al socialismo fourierista, dalla magia sexualis della Hermetic Brotherhood of Luxor alla sinarchia di Sant-Yves d’Alveydre, passando per coloriture di volta in volta corporativiste e libertarie, un tale personaggio è forse il crocevia più indicato per illustrare, attraverso l’analisi della sua complessa vicenda spirituale, le tensioni e le influenze che agivano all’interno di un’intera generazione di intellettuali ed artisti francesi ed europei, nati all’ombra della prima, grande crisi del positivismo, figli di una borghesia smarrita ed sradicata, fecondamente incapace ad assumere l’onere plumbeo dell’aridità scientista.

L'AUTORE:

Massimo Marra ha pubblicato in opere collettive diversi lavori inerenti la storia delle discipline iniziatiche occidentali e l’ermeneutica simbolica, approfondendo in particolar modo l'alchimia rinascimentale e barocca e la rinascita occultista della Belle époque francese. Ha partecipato alla stesura di diversi volumi collettivi.

12/09/08

AWARE (AWAreness during REsuscitation)

Una collaborazione internazionale tra scienziati e fisici ha nel mirino lo sviluppo di un enorme studio sulle esperienze di pre-morte. Il progetto, chiamato AWARE (AWAreness during REsuscitation) sarà guidato da ricercatori della Università di Southampton, inclusi il Dr.Sam Parnia ed altri esperti nel campo dello stato di coscienza durante la morte clinica.

Circa il 10-20% di persone che hanno subito un arresto cardiaco riportano segni di esperienze 'pre-morte', qualcuno tra loro dice di aver sperimentato una 'uscita dal corpo', durante la quale poteva vedere se stesso dall'alto:Altri hanno riferito di sensazioni piacevoli o spiacevoli, di incontri con parenti defunti.

Nello studio, i medici esamineranno il cervello dei pazienti durante l'arresto cardiaco: confronteranno i risultati con l'attività cerebrale del paziente dopo il recupero (si spera).

I risultati non aiuteranno solo i medici nella comprensione del fenomeno della morte fisica, ma anche nello sviluppo di cure mediche e psicologiche per pazienti colpiti da arresto cardiaco: "Al contrario di ciò che pensa la gente, la morte non è un momento specifico: è un processo che inizia quando il cuore smette di battere, i polmoni smettono di lavorare e il cervello perde le sue funzionalità," dice il Dottor Parna.

"Durante un arresto cardiaco si verificano tutte e tre queste condizioni: segue un lasso di tempo che può durare da pochi secondi a più di un'ora, durante il quale gli sforzi medici possono invertire questo processo."

Il team ha completato una fase pilota negli ospedali Inglesi, ed espanderà la ricerca in altri centri medici d'Europa e Nord America.


(Fonte: www.ilsole24ore.com)


11/09/08

Il segreto dell'Europa

C’è una crisi dell’Europa? Sì, risponde Papa Benedetto XVI, eppure molti politici e intellettuali europei lo negano e cercano di persuaderci del fatto che viviamo, nonostante tutto, nella migliore Europa possibile. Sono i custodi di una cultura dominante che nega le radici cristiane, la nozione di Occidente e la stessa esistenza di valori universali e di leggi naturali che la ragione può conoscere, sostituiti dal relativismo e da un laicismo sempre più aggressivo e anticristiano. Il ritorno – prima ancora che alla fede – alla ragione che da Atene a Roma fino alle vittorie cristiane sull’islam di Lepanto e di Vienna ha creato l’Europa è il programma che Benedetto XVI ha proposto agli stanchi europei di oggi nello storico discorso di Ratisbona e in tanti interventi successivi. Alla scuola del Pontefice, Massimo Introvigne propone un viaggio in otto tappe – riesaminando alla luce del magistero la crisi demografica e morale, i rapporti con il mondo islamico, lo stato di salute odierno della religione, le paure e le viltà di una certa politica europea ormai incapace di reagire alle aggressioni esterne – per riscoprire le radici cristiane dell’Europa anzitutto all’interno di noi stessi, quindi nella cultura, nella politica, nell’educazione. Una panoramica su questioni controverse – dal Vangelo di Giuda alla Cina insieme capitalista e comunista, dalle teorie del complotto sull’11 settembre alla repressione in Birmania – conferma che l’Occidente è sotto attacco da ogni parte, ma resistere è possibile. Perché – come insegna lo stesso Benedetto XVI – «accendere un fiammifero vale più che maledire l’oscurità».


Massimo Introvigne, dirigente di Alleanza Cattolica e collaboratore della rivista di apologetica cattolica Il Timone, è fondatore e direttore del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni) e membro del gruppo «Religioni» dell’Associazione Italiana di Sociologia. È autore di quaranta volumi e di oltre cento articoli in materia di religioni contemporanee, molti dei quali dedicati ai nuovi movimenti religiosi, al fondamentalismo e al terrorismo di matrice religiosa. Per la Sugarco ha pubblicato Le nuove religioni, Il cappello del mago, Il ritorno dello gnosticismo, Cattolici, antisemitismo e sangue, La nuova guerra mondiale, La Turchia e l’Europa e Il dramma dell’Europa senza Cristo.


Indice
Introduzione
1. L’Europa «sembra volersi congedare dalla storia»

C’è una crisi dell’Europa?

L’«apostasia da se stessa»

La separazione fra la morale e le leggi

Il suicidio demografico
Lettura. La malattia dell’Occidente. L’11 settembre e le teorie del complotto

Le teorie del complotto e il Truth Movement

«L’Ombra delle Torri»: le questioni tecniche

«Le altissime torri»: le questioni politiche
2. Le cause della crisi dell’Europa

Tutto cominciò a Verdun

Ragione e valori universali

In difesa della sana laicità
Lettura. Esalen: splendore e miseria del multiculturalismo
3. Europa: malattia o funerale?

Eppure non è un funerale

L’«eccezione italiana»

Segni di contraddizione?

Ricette per il malato Europa
Lettura. Il disegno sociologico intelligente di Rodney Stark
4. Ritorno a Roma

La fede cattolica è una «religione del Libro»?

Del carattere unico del cristianesimo secondo Joseph Ratzinger

Incontrare Gesù nel magistero

«Movimenti» e «agenzie» nella Chiesa
Letture. I – Il Vangelo di Giuda: «patacca» o scoperta? II – Morton Smith e la truffa del Vangelo Segreto di Marco
5. Da Ratisbona una luce sulla storia

Un giudizio cattolico sulla storia

Prima rivoluzione: il fideismo protestante e l’assolutismo

Seconda rivoluzione: l’illuminismo francese e la Rivoluzione del 1789
Letture. I – L’uomo che non amava l’Occidente. II – Bat Ye’or e l’idea di Eurabia. III – La religione come antidoto al totalitarismo: leggere Michael Burleigh
6. L’epoca della morte e del disonore

Equilibri che si rompono

La terza rivoluzione: il comunismo

Quarta rivoluzione: il relativismo libertario

Il rifiuto dell’Occidente
Letture. I – La Birmania? Chiamiamolo comunismo. II – Quando i comunisti mangiavano (per davvero) i bambini
7. La memoria e la speranza

Fare memoria della storia

La Contro-Riforma

La resistenza all’illuminismo laicista

La resistenza al comunismo e al radicalismo libertario

Due ermeneutiche del Concilio Vaticano II

Un Motu Proprio val bene una Messa
Lettura. I cristeros: fu davvero guerra di religione
8. Il magistero e la politica

È giusto interessarsi di politica?

La priorità dei «valori non negoziabili»

Democrazia e valori non negoziabili

La politica della vita eterna
Lettura. Il montanaro che scalò la Cina
Riferimenti bibliografici

(Fonte: http://www.cesnur.or)

07/09/08

Milites Templi. Il patrimonio monumentale e artistico dei Templari in Europa

Dal 6 all'8 maggio del 2005 si tenne a Perugia un importante e interessante convegno dal titolo Milites Templi. Il patrimonio monumentale e artistico dei Templari in Europa. I relatori che si alternarono al microfono della duecentesca Sala dei Notari, all'interno della quale si tenne il convegno, analizzarono il fenomeno del templarismo secondo diversi punti di vista: da un punto di vista storico, mettendo a confronto le diverse realtà spagnola, portoghese e italiana; da un punto di vista artistico, attraverso riflessioni sull'archietettura templare e la pittura monumentale, con particolare riguardo alla chiesa di San Bevignate e alla particolarità di Castel del Monte; e da un punto di vista documentario, con un bilancio sulle risorse e sulla ricerca documentaria in Italia, Francia e Malta. Tra gli interventi in lingua francese - tre - da segnalare quello eccellente di Bruno Marty dal titolo "Ressources documentaires sur l'Ordre du temple dans la région Provence-Alpes-Cote d'Azur".

(Edizione Volumnia, pag. 486, euro 45)