30/04/10

L.u.c.i.f.e.r. : uno strano e inquietante acronimo della specola "vaticana"

Nuovo strumento per il Large Binocular Telescope (LBT), il telescopio sito nel sudest dell’ Arizona, sul monte Graham frutto di una collaborazione tra USA, Italia e Germania. Si tratta di una innovativa camera/spettrografo operante nel vicino infrarosso, che è ora a disposizione degli astronomi per le osservazioni scientifiche.

Il nome LUCIFER è stata una scelta obbligata poiché si tratta dell’acronimo di "Large Binocular Telescope Near-ifrared Utility with Camera and Integral Field Unit for Extragalactic Research".

Dopo più di dieci anni di progettazione, realizzazione e di test, il nuovo strumento, chiamato LUCIFER 1, rappresenta un potente strumento per ottenere spettacolari immagini attraversando l’universo, dalla Via Lattea alle più lontane galassie.

LUCIFER 1 è stato costruito da un consorzio di istituti tedeschi e sarà accompagnato da uno strumento gemello che sarà montato su LBT ell’inizio del prossimo anno. Il fattore innovatico di LUCIFER è che permetterà agli astronomi di ottenere osservazioni in dettaglio, precdentemente impossibili, ad esempio delle regioni di stelle in formazione, normalmente nascoste dalla polvere stellare. Lo strumento si presenta poi estremamente flessibile

LUCIFER, e poi il suo gemello, è montato sul “fuoco” dei due specchi giganti (8,4 metri di diametro) del telescopio LBT. Ogni strumento è raffreddato a -213 gradi Celsius per renderlo abile ad operare nella frequenza del vicino infrarosso. Le osservazioni nel vicino infrarossop sono essenziali per comprendere i segreti della formazione delle stelle e dei pianeti nella nostra galassia, così come delle molto più distanti e più giovani galassie.

Fonte:

www.media.inaf.it


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