31/05/15

Papa Francesco il 6 giugno in Bosnia, ma nessun riferimento alle apparizioni


La visita di Papa Francesco a Sarajevo, che si svolgerà sabato 6 giugno, riporterà probabilmente al centro dell’attenzione una questione dibattuta da anni a livello ecclesiale cioè le apparizioni mariane di Medjugorje iniziate il 24 giugno 1981 e che, secondo i sei veggenti, starebbero proseguendo ancora oggi. 
La Chiesa Cattolica non le ha avvallate anche a motivo del fatto che non si sono ancora concluse. La Santa Sede ritiene dunque valida la Dichiarazione di Zara dell’aprile 1991 nella quale la Conferenza Episcopale Jugoslava ha affermato che, in base alle indagini effettuate fino ad allora, «non constat de supernaturalitate» cioè non si poteva ammettere la soprannaturalità dell’evento pur lasciando di fatto aperta la possibilità di ulteriori studi.  
La posizione così assunta ha cercato di sanare le divergenze esistenti tra il forte scetticismo dei due vescovi che si sono succeduti a Mostar (Pavao Zanic e Ratko Peric) da cui dipende la parrocchia di Medjugorje e i francescani che l’amministrano dando credito da sempre al racconto dei veggenti nonostante i divieti imposti dal regime comunista alla possibilità di praticare liberamente il proprio credo.  
La Santa Sede non ha condannato gli eventi in corso nel piccolo villaggio dell’Erzegovina e ha sempre cercato di tenere conto delle numerose comunità di fede sorte in loco, dei gruppi di preghiera nati all’estero che si rifanno a questa spiritualità, del fervore dei fedeli, del numero elevato delle testimonianze di conversioni (sono evidenti le lunghe file di penitenti da ogni parte del mondo ai confessionali) e del racconti di guarigioni anche fisiche, della natura cristocentrica dei messaggi della Madonna, della buona fede dei veggenti e della loro accertata salute mentale.  
I frutti emersi non hanno convinto però molti sacerdoti e vescovi che hanno preso posizioni fortemente distanti o nettamente contrarie (le apparizioni mariane non sono un dogma di fede) in quanto ritenevano che tali manifestazioni fossero un’invenzione dei francescani per difendere il prestigio sociale, soprattutto tra la popolazione locale, ottenuto nei secoli.  
Uno degli aspetti maggiormente contestati ancora oggi è il prolungarsi delle apparizioni da oltre trenta anni non tenendo conto però che la Chiesa ha approvato un fenomeno simile, a Laus in Francia, che è durato oltre mezzo secolo.  
Giovanni Paolo II, in base a quanto affermato dalla veggente Mirjana, avrebbe espresso ai suoi collaboratori il desiderio di recarsi a Medjugorje per confessare i pellegrini ma ciò non sarebbe stato possibile per il ruolo che ricopriva.  
Avevano a suo tempo suscitato molte polemiche le parole dette da Papa Francesco sul fatto che la Madonna “non è un capoufficio della posta” che invia messaggi tutti i giorni. Il portavoce della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi ha ricordato recentemente come il Pontefice non farà riferimenti, nel suo prossimo viaggio in Bosnia, al santuario di Medjugorje perché la Congregazione per la Dottrina della Fede continua i suoi studi in base al lavoro svolto da una commissione creata ad hoc da Benedetto XVI nel 2010 e presieduta dal cardinale Camillo Ruini.  
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24/05/15

Sri Dharma Pravartaka Acharya: il vedismo all'occidentale




Sri Dharma Pravartaka Acharya è il nome hindù di Frank Morales, nato a New York City nel 1963, ma di origini italo-spagnole. La sua passione per l’India e per la tradizione vedica comincia all’età di 10 anni quando scopre e legge assiduamente la Bhagavad -Gita. In seguito si guadagnerà una laurea in filosofia presso la Loyola University di Chicago e un’altra in storia delle religioni presso l’Università del Wisconsin-Madison .Già al principio dei suoi studi accademici il nostro afferma: " io non voglio solo studiare la storia delle religioni, io voglio fare la storia delle religioni". Dopo la laurea, coerentemente, lascia il mondo accademico è si dedica esclusivamente all'insegnamento spirituale e alla restaurazione del Sanatana Dharma .in Occidente. Oltre a guidare lezioni, seminari e conferenze, Sri Acharyaji scrive libri. Al momento ne ha ben nove al suo attivo. 

-         Sanatana Dharma: The Eternal Natural way
-         The Sanatana Dharma study guide
-         The vedic way of knowing God
-         Living Dharma:The Teachings of Sri Dharma Pravartaka Acharya
-         Radical Universalism
-         The shakti principle: Encountering the feminine power of god
-         Taking Refuge in Dharma: the ISDS initiation Guidebook
-         The Art of Wisdom: affirmations for Boundless Living
-         The Dharma Manifesto: a new vision for global transformation

22/05/15

"I tempi ultimi nelle fonti tradizionali"




CENTRO STUDI INTERNAZIONALE "DIMORE DELLA SAPIENZA"

Sabato 30 maggio 2015 a Brescia, alle ore 16, si terrà la conferenza dal titolo "I tempi ultimi nelle fonti tradizionali" (SALA CIRCOSCRIZIONALE, VIA PASQUALI 5). 

INTERVERRANNO

ALI REZA JALALI

PAOLO RADA

CLAUDIO MUTTI

ABBAS DI PALMA

PER INFO: